La vittoria di Moncler

Sentenza storica in tema di contraffazione: il tribunale di Perchino tutela la italiana dai falsari

Il 16 novembre 2015 Moncler ha annunciato una vittoria che farà certamente storia nella lotta alla contraffazione.

Condividi su

Il 16 novembre 2015 Moncler ha annunciato una vittoria che farà certamente storia nella lotta alla contraffazione.

La Sezione specializzata in Proprietà Intellettuale (PI) del Tribunale di Pechino ha condannato la Bejing Nuoyakate Gourmet Co. Ltd al pagamento di 3 milioni di yuan (circa 420.000 euro) di danni per violazione del marchio Moncler. 

Si tratta di una causa epocale, essendo la prima sentenza dall'entrata in vigore in Cina della nuova Legge sulla Tutela dei Marchi a comminare al soggetto condannato il massimo dei danni e delle sanzioni previsti dalla legge. 

Tutto ha inizio nel 2013, quando Moncler scopre che Nuoyakate, oltre a produrre e vendere piumini con il logo del galletto contraffatto, ha tentato di registrare in Cina e in mercati limitrofi diversi marchi e domini falsi. Nel dicembre 2014 Moncler cita in giudizio Nuoyakate – appellandosi all'appena istituita Sezione del Tribunale di Pechino specializzata in Proprietà Intellettuale – ed ora vede riconosciuta la propria mozione: il comportamento di Nuoyakate ha in effetti costituito "violazione del marchio e dei diritti di Proprietà Intellettuale di Moncler".

logo moncler vero e falso

Questa immagine mostra come poter distinguere un capo di Moncler originale osservando il logo: a sinistra un esempio di falso, a destra il marchio reale del Gruppo Moncler. 
 

Il gruppo Moncler è costantemente impegnato nella collaborazione con le autorità locali e le forze dell'ordine di tutto il mondo per sequestrare e distruggere i capi sospetti, perseguendo i contraffattori. Soltanto nel 2014 questo rigoroso programma ha portato a oltre 1.450 indagini, al sequestro di 450.000 articoli sui mercati internazionali, alla chiusura di più di 74.000 vendite alle aste online e all'oscuramento di 1.800 siti sui quali venivano offerti capi Moncler contraffatti.
Nonostante l

a somma relativamente esigua rispetto ai costi del caso, questa sentenza conferma il successo di Moncler, allungando la lista dei marchi di lusso italiani che riescono a far valere i propri diritti contro i falsi.