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tutti i marchi delle esposizioni universali dal 1851 ad oggi

L’Esposizione Universale è una manifestazione di natura non commerciale, mirata a creare una piattaforma per un dialogo internazionale tra i cittadini, i Paesi e le istituzioni intorno a un tema d’attualità e di interesse universale. 

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L’Esposizione Universale è una manifestazione di natura non commerciale, mirata a creare una piattaforma per un dialogo internazionale tra i cittadini, i Paesi e le istituzioni intorno a un tema d’attualità e di interesse universale. Fin dall’inizio è stato il luogo privilegiato in cui rappresentare la creatività e l’ingegno umanoattraverso la messa in scena di quanto di meglio ogni Paese potesse presentare al mondo in quel preciso momento storico.

 

La storia delle esposizioni universali inizia nel 1851 quando - in piena era vittoriana - l'impero Britannico decide di ospitare un’esposizione che mostri la sua potenza industriale. Da allora sono in tutto 34 le esposizioni universali riconosciute dal Bureau International des Expositions, (tipicamente abbreviato in BIE) l'organismo internazionale che coordina gli eventi di questo genere. 
  

L'attrazione principale delle Esposizioni sono i padiglioni nazionali, gestiti dai Paesi partecipanti, che si aggiungono ai padiglioni tematici dell'organizzazione. Storicamente ogni esposizione è stata sempre caratterizzata da particolari strutture, divenute simbolo dell'esposizione, nonché talvolta della città organizzatrice o del Paese organizzatore stesso.
Secondo le ultime regole definite dal BIE un’esposizione universale è caratterizzata da:

•    Frequenza: ogni 5 anni
•    Durata massima: 6 mesi
•    Costruzione dei padiglioni da parte dei partecipanti
•    Dimensioni dell'area non definite
•    Tema generale
 

La prima esposizione universale venne organizzata nel 1851 al Crystal Palace, un edificio di vetro e ferro distrutto dal fuoco il 30 novembre 1936 in Hyde Park, ed è conosciuta anche come la Great Exhibition (formalmente Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations). Questa manifestazione nacque da un’intuizione del Principe Alberto, marito della Regina Vittoria e divenne il riferimento per tutte le successive, influenzando numerosi aspetti della società quali le arti, l'educazione, il commercio e le relazioni internazionali.
La seconda esposizione universale avvenne a Parigi nel 1855, e fu intrapresa dalla Francia come una sfida per superare il grande successo della precedente manifestazione londinese. Fra i successi dell'esposizione si annovera la classificazione dei vini Bordeaux.

Nel 1862 la manifestazione torna a Londra, nella zona di South Kensington, con più di sei milioni di visitatori e in mostra, fra le altre novità della tecnica, il caucciù utilizzato per fabbricare gomma. Nel 1867 toccò di nuovo alla Francia con una “Expositions universelle d'art et d'industrie” a Parigi con ben circa 15 milioni di visitatori, mettendo in mostra gli ascensori Otis e segnando la comparsa sulla Senna dei bateaux mouches per i turisti. Nel 1873 l'esposizione è ospitata dall'impero Austro-ungarico, a Vienna nella zona del Prater, con 7.255.000 visitatori.

marchi delle esposizioni

I marchi delle esposizioni dal 1851 al 1888

Nel 1876, per la prima volta, venne il turno degli Stati Uniti che organizzò l’evento a Philadelphia, con la presentazione al grande pubblico del ketchup. Due anni dopo, nel 1878, l'Expo tornò a Parigiin una manifestazione in cui venne presentato il fonografo di Edison e anche la testa della Statua della Libertà, che ora svetta a New York. Nel 1880 è la volta di Melbourne in Australia, con 1.330.297 di 'turisti'. Otto anni dopo, nel 1888, Expo andò in Spagna a Barcellona, con una manifestazione visitata da 2,3 milioni di persone.

È dell'anno successivo però l'Expo forse più famosa di tutti i tempi: quella di Parigi del 1889, visitata da 32 milioni di persone. Per il centenario della rivoluzione francese gli organizzatori approvarono la costruzione di una torre in ferro di 324 metri, la torre Eiffel, che doveva essere smontata dopo la manifestazione e che invece oggi è simbolo di Parigi e della Francia.
 

Nel 1893 l'Expo si trasferì negli Stati Uniti, a Chicago, per la 'World Columbian Exposition', che celebrò i quattrocento anni dalla scoperta dell'America. Molti furono gli edifici costruiti, fra questi la prima ruota panoramica in metallo del mondo. Fra le invenzioni in mostra un antesignano della cerniera, una cucina elettrica con lavapiatti, il primo tapis roulant e anche il rullino per la macchina fotografica inventato dalla Kodak. L'Expo di Bruxelles del 1897 fu caratterizzata da due siti collegati fra loro da una linea di tram: un sito nel parco del Cinquantenario e uno a Tervuren, una sezione coloniale dedicata al Libero Stato del Congo di proprietà personale di Leopoldo II.

Nel 1900 l'esposizione ritornò a Parigi e fu davvero un record con oltre 50 milioni di visitatori che vennero per ammirare in particolare il cinematografo dei fratelli Lumière. Nel 1904 la manifestazione si tenne a Saint Louis per celebrare i cento anni dall'acquisto della Louisiana da parte degli Stati Uniti e per presentare il telegrafo senza fili e il cannone Krupp. Nel 1905, per i settantacinque anni dell'indipendenza belga l'esposizione si svolse a Liegi. Come si può osservare dai marchi delle esposizioni universali, fu a cavallo tra Ottocento e Novecento che l'identità visiva cominciò ad avvicinarsi al concetto di simbolo grafico rappresentativo e altamente riconoscibile tipico del logo.

I marchi delle esposizioni dal 1889 al 1911

I marchi delle esposizioni dal 1889 al 1911

L'anno dopo, il 1906, fu il turno dell'Italia a Milano. L’Expo dedicata ai trasporti, con tanto di padiglione aeronautico, celebrò il traforo del Sempione, visibile nel marchio, che permise il collegamento diretto in treno fra Milano e Parigi. Nel 1910 la manifestazione universale torna a Bruxelles per un’edizione che viene ricordata per lo scoppio di un vasto incendio nella notte di ferragosto.
Nel 1911 fu la volta di Torino con “L'esposizione internazionale industria e lavoro” voluta per i cinquant'anni dell'unità d'Italia. Fra gli eventi dell'esposizione l'inaugurazione del campo volo di Mirafiori con la Gara d'aviazione Roma-Milano. Nel 1913, l’esposizione si spostò a Ghent, durante la quale è stato istituito il primo servizio aereo postale del Belgio. La 'Panama Pacific International Exposition' si svolse, invece, a San Francisco nel 1915 per celebrare il completamento del canale di Panama. Per l'occasione i 18,8 milioni di visitatori poterono ammirare la Liberty Bell, spostata per l'occasione da Philadelphia. 

I marchi delle esposizioni dal 1913 al 1958

I marchi delle esposizioni dal 1913 al 1958

Nel 1929 l'Expo fu di nuovo a Barcellona e oggi si possono ancora ammirare alcuni degli edifici costruiti per l'occasione come il “Palau Nacional”. Per il centenario dalla propria fondazione, Chicago nel 1933 ospita la “Century of Progress International Exhibition” dedicata all'innovazione tecnologica, visivamente ben veicolata nel marchio dell manifestazione. Nel 1935 l'esposizione è ancora a Bruxelles, per i cinquant'anni dell'istituzione dello Stato libero del Congo. Il 1937 fu l'ultimo anno in cui l'esposizione universale si svolse a Parigi con in mostra, al Padiglione spagnolo, la famosa Guernica di Picasso, che viene ricordata per lo stile grafico utilizzato nella locandina.

 

A ricordare questa ultima volta parigina c'è il Palais de Chatillot, dove nel 1948 l'assemblea generale delle Nazioni Unite ha firmato la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Due anni dopo, nel 1939, Expo tornò in America, a New York con una manifestazione dedicata alla televisione. Il discorso del presidente Franklin Delano Roosevelt venne, infatti, mandato in onda tv. Ma in mostra si possono osservare altre novità come il nylon, l'aria condizionata e le fotografie a colori. Dieci anni più tardi, nel 1949, la manifestazione si svolse ad Haiti, a Port-Au-Prince per celebrare il bicentenario della fondazione.
 

Bruxelles la manifestazione tornò nuovamente nel 1958. Lo Sputnik fu una delle maggiori attrazioni ma il simbolo dell'esposizione - e tutt'ora di Bruxelles - è l'Atomium, una costruzione in acciaio che rappresenta i nove atomi di un cristallo di ferro. E' diventato simbolo della città anche lo “Space Needle”, torre di 184 metri costruita a Seattle per l'esposizione del 1962, fu per gli Stati Uniti un'occasione per mostrare i loro progressi nello spazio e i successi di grandi aziende, come i computer dell'IBM. Nel 1967 a Montreal una delle attrazioni più visitate fu la capsula originale in cui Jurij Gagarin andò in orbita.
 

I marchi delle esposizioni dal 1962 al 1986: le Expo con l'asterisco corrispondono a esposizioni internazionali

La prima esposizione universale asiatica si svolse a Osaka nel 1970. I visitatori, che poterono ammirare un modello di treno ad alta velocità capace di toccare i 500 km/h, il modello di un reattore nucleare e una prima versione del telefono cellulare, furono oltre 64 milioni. Il marchio stesso ben rappresenta lo spirito nipponico e orientale dell'evento. Nel 1992 - a 500 anni dalla scoperta dell'America - Expo si tenne in Spagna, a Siviglia, nel tema dell'era delle scoperte.

Nel 2000 Expo arrivò in Germania ad Hannover. Erano attese ben 40 milioni di persone ma i visitatori alla fine sono stati solo 18 milioni. Nonostante questo, l'esposizione tedesca ha avuto alcuni lasciti importanti. Alla città lascia nuove strade, linee di tram aumentate e un terzo terminal all'aeroporto.
Nel 2010 Expo è sbarcata a Shanghai, per l'edizione dei record. I visitatori sono stati più di 73 milioni, la maggior parte cinesi, con ben oltre 190 Paesi partecipanti. 
 

I marchi delle esposizioni dal 1988 al 2012: le Expo con l'asterisco corrispondono a esposizioni internazionali

Oggi, A pochi giorni dall’inizio, è il turno di Milano con 1,1 milioni di metri quadri di Expo e ben oltre 20 milioni di visitatori attesi. Il tema è “nutrire il pianeta” e quindi l’alimentazione e le innovazioni per un futuro sostenibile, esplorando a fondo l’importanza che l’alimentazione ha per tutti noi. Nel 2020 invece, l’Expo toccherà a Dubai.

Il marchio di Expo 2015

Il marchio di Expo 2015

Il video di presentazione di Expo Milano 2015: "Nutrire il pianeta, energia per la vita"