La mano del grafico

In mostra i retroscena di una disciplina omniscente

Iniziamo con la comunicazione di servizio. L’8 aprile scorso, grazie al FAI Fondo Ambiente Italiano (e alla Fondazione Pirelli in qualità di Sponsor), è stata inaugurata a Milano una mostra -aperta fino a giovedì 12 maggio presso la Villa Necchi Campiglio- di disegni e bozzetti originali donati da 107 grafici contemporanei italiani e internazionali. 

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grafico

Iniziamo con la comunicazione di servizio. L’8 aprile scorso, grazie al FAI Fondo Ambiente Italiano (e alla Fondazione Pirelli in qualità di Sponsor), è stata inaugurata a Milano una mostra -aperta fino a giovedì 12 maggio presso la Villa Necchi Campiglio- di disegni e bozzetti originali donati da 107 grafici contemporanei italiani e internazionali. I disegni esposti a “La mano del grafico”, questo il nome dato alla mostra, rappresentano la base di un’asta battuta da Sotheby’s che si terrà l’ultimo giorno di esposizione (sempre a Villa Necchi Campiglio).

mostra "La mano del Grafico"

L'ingresso alla mostra "La mano del Grafico" è gratuito, aperta dal mercoledì alla domenica (h 10-18), presso Villa Necchi Campiglio, a Milano in via Mozart 14 (tel. 02 76 34 01 21), dall'8 aprile al 13 maggio 2011.

Brand Identikit, quindi, registra e propone un altro evento riguardante il  graphic design, a dimostrazione di come questa disciplina sia in forte rivalutazione, dal punto di vista culturale e professionale. Negli ultimi cinquant’anni le sfide del mondo della progettazione graficasono sempre state di vitale importanza per il successo di aziende e prodotti che, grazie alla comunicazione visiva, hanno potuto costruirsi un’identità e una memorabilità nei confronti del pubblico e del mercato.

bozzetti

La particolare esposizione di alcuni bozzetti, posti all'interno delle tipiche cassettiere presenti all'interno di un classico studio grafico (Alterstudio).

“La mano del grafico” vuole testimoniare non solo la creatività o la tecnica del professionista, ma anche il valore intellettuale che precede il progetto: dal disegno di una lettera al layout di una pagina di giornale, dal design di un marchio allo schizzo di una microscopica icona, da un manifesto a un sito web, dalla segnaletica di un ufficio all’interfaccia di un software. La grafica è alla base di un mondo infinito e interdisciplinare, ricoprendo il ruolo di catalizzatore dell’informazione e di sintetizzatore di messaggi. Insomma, un ruolo che vede la figura del graphic designer protagonista in ogni processo di branding e di comunicazione, oltre che di fondamentale importanza sia in ambito sociale sia in quello del marketing. Basti pensare, per esempio, al logo “I Love New York” (di Milton Glaser) che, grazie alla sua forza emozionale, ha condizionato il linguaggio delle persone laddove è stata coinvolta sia la sfera umana, stimolando la popolazione di una città verso la condivisione di princìpi comuni, sia quella commerciale, fornendo allo Stato di New York prima e alla Città dopo, uno strumento di “business” dalla potenza eccezionale.

 bozzetto di Bob Noorda

Alla mostra è esposto il bozzetto di Bob Noorda, scomparso nel 2010, che raffigura la proposta non accettata dell'idea originale del marchio sviluppato dallo stesso Noorda per la Metropolitana Milanese.

I  367 bozzetti autografi in mostra, spiegano meglio di una qualsiasi relazione - espressa per iscritto o verbalmente - il lavoro progettuale che vi è dietro a ogni prodotto di comunicazione, frutto pertanto non di una semplice intuizione estemporanea o di un particolare talento artistico, bensì di un processo metodico riguardante una competenza  professionale specialistica e riconosciuta universalmente.