È stato un dicembre amaro per la Nestlé, che rischia di perdere il riconoscimento di marchio comunitario dello snack Kit Kat.
Nel 2002, la Nestlé aveva fatto domanda all'EUIPO per la registrazione della forma a quattro barre chiamata "Kit Kat 4 fingers", successivamente registrata nel 2006. L'anno successivo, il 2007, scoppia la querelle: la Cadbury Schweppes (ora Mondelez) chiede all’EUIPO l’annullamento del marchio, contestandone la distintività.
L'EUIPO nel 2012 respinge la richiesta d'annullamento con la seguente spiegazione: il marchio della Nestlè ha acquisito un carattere distintivo.
La Mondelez appella quindi il Tribunale dell’Unione Europea, che con sentenza dello scorso 15 dicembre ha annullato tale decisione.
Secondo il tribunale, «nel caso di un marchio che, come il marchio della Nestlé, non ha carattere distintivo intrinseco nell’insieme dell’Unione, la prova del carattere distintivo acquisito tramite l’uso deve essere fornita in tutti gli Stati membri interessati».
In questo caso, per "Stati interessati" si intendono le 15 nazioni che nel 2002 facevano già parte dell’UE. Siccome Kit Kat aveva acquisito un carattere distintivo in Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Svezia, ma non in Belgio, Irlanda, Grecia e Portogallo (ossia, su 10 dei 15 da considerare), la decisione è dell’EUIPO è da annullare.
Contro la sentenza del Tribunale, Nestlè avrà tempo 2 mesi a decorrere dalla data della sua notifica, per un’impugnazione, limitata alle questioni di diritto, dinanzi alla Corte di giustizia Ue. L’azienda non intende retrocedere: «La forma delle “quattro dita” è diffusa da anni in tutta l’Europa ed è ben nota ai consumatori come Kit Kat».
