Arial è il nome di un carattere tipografico progettato nel 1982 da Robin Nicholas e Patricia Saunders per Monotype. Questo carattere è classificato come Neo Grotesque (prima della classificazione serif/sans serif i caratteri lineari erano denominati "grotesque") e inizialmente si chiamava Sonoran San Serif. È stato progettato per le stampanti laser "IBM bitmap font" e non per la Microsoft come spesso, erroneamente, si pensa.
In ogni caso, però, si attribuisce il successo dell’Arial alla Microsoft perché è stato fornito per la prima volta nel 1992 con Windows 3.1 e per tutte le versioni successive. Le caratteristiche principali di questo carattere bastoni sono messe in evidenza nella descrizione ufficiale: la versatilità, le curve definite “morbide” e soprattutto le parti terminali delle aste delle lettere tagliate sulla diagonale. Questo taglio sulle parti terminali ha reso il carattere meno “meccanico”, secondo i suoi creatori. È molto utilizzato per le presentazioni in ambito aziendale.
Molti pensano che l’Arial sia un plagio dell’Helvetica, in quanto il design è molto simile, ma non è proprio così. Analizzando meglio, si scopre, infatti, che i due caratteri derivano da ceppi ispirativi differenti: l’Helvetica dall’Akzidenz Grotesk mentre l’Arial, per molti, appare molto più vicino all’Univers di Adrian Frutiger.
Per altri, invece l’Arial trae ispirazione dal carattere "Grotesque 215". Spesso l’Arial, molto popolare, è confuso con l’Helvetica. Molti utenti non esperti non notano alcuna differenza tra i due caratteri.
Alcune situazioni dove viene usato il font Arial.
Un occhio più attento, però, nota subito alcune caratteristiche distintive. L’Helvetica, per la maggior parte dei designer, appare subito come più elegante e meglio progettato. Un “trucco” per non confonderli è osservare bene i tratti terminali delle aste delle lettere tagliati in diagonale. Ma non solo: i caratteri “C”, “G”, “Q”, “R”, “a”, “e”, “t” e “r” sono utili per scoprire le differenze tra questi due font. I tagli dei tratti terminali delle aste nell’Helvetica appaiono orizzontali o verticali, mentre nel disegno dell’Arial sono inclinati.
La “G” nell’Helvetica ha uno sperone ben definito, nell’Arial no. La “Q” in Helvetica ha una coda dritta mentre nell’Arial forma una specie di curva (simile a una serpentina).
Anche la coda della “R” è diversa: nell’Helvetica la curva appare più morbida e ben definita, nell’Arial no.
Un sito molto divertente dove ci si può esercitare a riconoscere l’Arial e l’Helvetica è questo: www.ironicsans.com. In questo sito dovrete riconoscere tra due logotipi proposti (uno in Arial e uno in Helvetica), l’originale (in Helvetica).
Alcuni marchi che usano il font Arial
Robin Nicholas
“Io non mi ritengo un disegnatore di caratteri. Hermann Zapf è un disegnatore di caratteri. Quello che io faccio è sviluppare caratteri: prendere parti diverse ma armoniose di vari font e amalgamarle in un nuovo design”.
Robin Nicholas è nato nel 1947 a Westerham, in Inghilterra. La sua passione per i caratteri tipografici è iniziata presto. Cominciò a lavorare per la Monotype Type Drawing Office come apprendista nel 1965. Durante gli anni, è riuscito a farsi strada e dopo aver gestito l’ufficio di Type Drawing, è diventato direttore generale della Typography for Monotype Imaging in Inghilerra (ruolo che ricopre anche oggi). È famoso soprattutto per aver progettato, con Patricia Saunders, il carattere Arial (1982).
Ha collaborato anche con l’agenzia londinese Newell & Sorrell per la creazione del carattere istituzionale per British Airways e anche con Scandinavian Airlines per la corporte identity. Ha progettato font personalizzate anche per Barclays Bank, Opel e Ikea. Robin Nicholas è attento alle nuove generazioni e trasmette agli studenti la sua passione per la tipografia attraverso convegni e conferenze.
Patricia Saunders
Patricia Saunders è una type designer. È conosciuta per aver progettato con Robin Nicholas il carattere Arial nel 1982. Ha progettato anche il carattere Corsiva, sempre per Monotype.
