Chupa Chups: il brand da leccare

Quando l'idea di un prodotto crea un marchio senza concorrenti

Chupa Chups è un brand o un prodotto? 

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chupa chups

Chupa Chups è un brand o un prodotto? In questo caso riscontriamo la classica situazione di un prodotto storico e innovativo capace di creare la marca ma, a differenza di altri, in grado anche di mantenere un presidio assoluto nel proprio contesto in entrambi gli ambiti e probabilmente inimitabile anche in futuro. Lo spagnolo Enric Bernat, catalano per la precisione, ideando il Chupa-Chups ha di fatto rivoluzionato il concetto stesso di lecca-lecca.

chupa chups evoluzione

Il marchio Chupa Chups e la sua evoluzione nel tempo.
 

marchio chupa chups

Il marchio Chupa Chups dal 1988 ad oggi.

Seppur di origine antica, l’idea di porre un dolce caramellato su un bastoncino, quella del lecca-lecca appunto – così come tutti lo immaginiamo – nasce dallo statunitense George Smith, che dal 1908 produceva il classico disco di caramella piatta a “spirale” infilata su un bastoncino di legno, denominandola “Lollipop”. 

Il nome, da lui stesso depositato nel 1931 come trade-mark, deriva da quello di un cavallo da corsa, che si chiamava Lolly Pop. Essendo un prodotto nuovo, come spesso accade, il termine ideato per identificarlo iniziò a essere utilizzato genericamente per richiamare il prodotto stesso. Così, dopo la crisi economica di quegli anni, la Bradley Smith Company – costretta a sospendere la sua produzione – non ebbe più i fondi per sostenere il marchio, permettendone la “volgarizzazione” e quindi il decadimento del diritto di utilizzo commerciale. 

Da allora il vocabolo Lollipop (in italiano “lecca-lecca”) è di dominio pubblico, tanto da entrare nella lingua e nel dizionario inglese. Il termine lollipop ha anche una certa origine etimologica, derivata da una forma dialettale dell’Inghilterra settentrionale: il verbo “to loll” significa infatti “far ciondolare”, riferendoci in questo caso alla lingua.

Lollipop

Lollipop, il classico lecca-lecca ideato nel 1908 dallo statunitense George Smith.

Comunque, l’idea di Enric Bernat è stata determinante per l’evoluzione del lecca-lecca: ne ha ridotto le dimensioni, per evitare di sporcarsi faccia e mani, e lo ha reso alla “portata di bocca” di un bambino oltre che opportunamente adeguato per gli adulti. La forma a sfera non solo ha conferito una forte riconoscibilità al prodotto, ma ha consentito di mantenere una quantità di caramella sufficiente per appagare il bisogno di gusto per un tempo soddisfacente. 

Bernat lanciò il suo lecca-lecca più di sessant’anni fa, nel 1958, con l’idea iniziale di chiamarlo “Gol”, pensando sia alla forma rotonda sia al gesto di portarlo alla bocca, come se quest’ultima fosse la porta di un campo di calcio. Tuttavia questo nome non ebbe il riscontro sperato, così incaricò un’agenzia di comunicazione che ideò il termine onomatopeico “Chups”derivante dal verbo spagnolo chuparsucchiare. La prima parte del nome – Chupa – viene inserita nel 1961, grazie alla notorietà del gingle pubblicitario degli anni precedenti, che cantava così: “prendi un dolcetto e lecca, lecca, lecca, come un Chups. È tondo e dura tanto…lecca, lecca, lecca un Chups”. 
Il deposito legale del marchio “Chupa-Chups” avvenne nel 1962, cinquant’anni fa esatti.

 

Successivamente (siamo nel 1969), il nome definitivo “Chupa-Chups” necessitava di un intervento grafico per renderlo più accattivante, così Bernat decise di rivolgersi al suo amico Salvador Dalì (1904-1989), l’eclettico e stravagante artista surrealista, anch’egli catalano, il quale – durante un pranzo con Bernat – nel sol tempo di un’ora aveva disegnato su un foglio di giornale la celebre sagoma a forma di margherita.

Salvador Dalì

L'artista spagnolo Salvador Dalì che nel 1969 contribuì alla definizione del logo ideando la forma della margherita gialla.

Il marchio, dopo l’intervento di Salvator Dalì, ha acquisito sia una compatta riconoscibilità sia una connotazione legata al contesto storico degli anni ’70, quello – per intenderci – dei “figli dei fiori”.
La margherita gialla, posta come background al nome, ha contribuito con estrema facilità a donare un tocco di contemporaneità alla marca, trasmettendo nell’insieme valori di spensieratezza e allegria.Insomma, Chupa-Chups, con la sua estrema semplicità, ha immediatamente avuto dentro di sé quell’immortalità necessaria a un brand per diffondersi con successo in tutto il mondo.

Enric Berna

Enric Bernat

Lo spagnolo Enric Bernat creò Chupa Chups nel 1958.

Enric Bernat, l’ideatore del Chupa-Chups, nacque a Barcellona nel 1923 e crebbe tra dolciumi, biscotti e caramelle, grazie al nonno Josep, un noto pasticciere della città. Il padre Romà, dopo la Seconda Guerra Mondiale, aveva fondato una fabbrica di biscotti, “La Gloria”, dove Enric fece il venditore. Ma Bernat, mentre studiava, si era formato anche nell’azienda di formaggi “Massanes i Grau”, dove aveva lavorato come apprendista, impiegato amministrativo e rappresentante. 

 

Successivamente, terminato il servizio militare e provato ad avviare un business con alcuni soci, che non credettero nelle sue idee, nel 1950 Enric aveva aperto con la moglie Nuria Serra (figlia di un pasticciere barcellonese) la società “Productos Bernat”. Nel 1967 aprì una filiale a Perpignan, in Francia, avviando così il primo passo verso l’internazionalizzazione dell’azienda, che nel 2006 è stata acquisita dall’italiana Perfetti per 440 milioni di Euro.

Chupa Chups a Sofia

Pubblicità Chupa Chups a Sofia, in Bulgaria.
 

primo Chupa Chups Store italiano

Il primo Chupa Chups Store italiano, situato nel parco divertimenti di Mirabilandia.

Una pubblicità Chupa Chups del 2007.